Tricopigmentazione
La tricopigmentazione è una soluzione innovativa che permette di pigmentare il cuoio capelluto simulando perfettamente l’effetto del capello rasato e risolvendo con qualche ora di trattamento inestetismi legati a fenomeni di calvizie, alopecia areata o diradamenti generici.
Inoltre è un’ottima soluzione per coprire cicatrici da autotrapianto con tecnica sia fue che fut.
Alcuni esempi di tricopigmentazione
Ecco alcuni esempi tra i più comuni trattamenti di tricopigmentazione:
- Effetto rasato
Con due sedute di trattamento si può già ottenere un ottimo risultato ricreando l’illusione ottica dell’effetto capello rasato su tutto lo scalpo. - Effetto densità
Questo metodo è l’ideale per camuffare i diradamenti, le trasparenze e le discromie tra cute e capelli. - Copertura cicatrici
Molto spesso le cicatrici da trauma o post intervento chirurgico sono vissute soggettivamente dalle persone come difetti estetici ai quali si vuole porre rimedio.
In questo caso il numero delle sedute è molto variabile e cambia da caso a caso, sempre nell’ottica di assicurare un risultato naturale e soddisfacente!
Una tricopigmentazione non è per sempre
Non temere: considerando la delicatezza della zona in questione, la testa, e il naturale incanutimento dei capelli, molto spesso consiglio una tricopigmentazione che utilizzi pigmenti bioriassorbibili, in maniera da riconsiderare più o meno annualmente un rinforzo o un adeguamento della colorazione.
L’obbiettivo, infatti quando parliamo di tatuaggi estetici è sempre quello: avvicinarci il più possibile all’effetto naturale.
Cosa devi sapere
Sgomberiamo il campo da alcuni dubbi che legittimamente potrebbero accompagnare chi sta pensando ad un tatuaggio estetico di tricopigmentazione:
- Di per sé il tatuaggio non condiziona la normale crescita degli altri capelli
- Anche dopo aver fatto la tricopigmentazione, se vorrai, potrai valutare future operazioni di autotrapianto, una cosa non esclude l’altra
- Prima di tatuare una cicatrice devi seguire alcuni step di preparazione. È necessario infatti presentarsi a cicatrizzazione completamente conclusa, ossia quando la cicatrice si presenta piatta e di colore roseo.
- Per ottenere una soddisfacente copertura saranno necessarie almeno due sedute
Quanto dura il trattamento?
La permanenza dei pigmenti nel tempo è molto soggettiva, in quanto influenzata da una serie di fattori:
- età dell’individuo
- potere di fagocitosi dell’organismo
- eccessiva esposizione ai raggi UV
- assunzione di farmaci di tipo cortisonico
Tenendo dunque presente tutti questi aspetti, possiamo dire che la durata della tricopigmentazione potrebbe oscillare dagli 8 ai 12 mesi, ma ci vorrà almeno il doppio del tempo prima che scompaia del tutto.
Un trattamento di tricopigmentazione si svolge normalmente in due o tre sedute a distanza di almeno 30/40 giorni.
Ultimi dubbi? Rita risponde
- In quanto tempo si svolge una singola seduta?
Dipende dalla vastità dell’area da trattare, dunque può andare dalle 2 alle 8 ore. - Quanto costa?
Anche in questo caso dipende dalla vastità del settore da trattare, diciamo che può partire da un minimo di 500 € fino ad un massimo di 2500 € per i lavori più complessi. - Il trattamento è doloroso?
No, è assolutamente indolore, in rari casi si può al massimo avvertire un leggero fastidio. - E come si presenta la zona dopo il trattamento?
Appare arrossata, ma tale situazione scompare nel giro di qualche ora, aiutata dall’applicazione di pomate specifiche lenitive. - Prima di un trattamento cos’è meglio evitare?
È sempre meglio evitare esposizioni ai raggi UV, così come saune o docce molto calde per evitare infiammazione della cute; sospendere 10 giorni prima del trattamento l’assunzione di medicinali specifici anticaduta.
- E dopo?
Anche dopo il trattamento è meglio evitare sauna, piscina, raggi solari, docce molto calde e i medicinali anticaduta per altri 10 giorni. - Ma posso tornare subito alla mia vita di tutti i giorni?
Certo il trattamento non pregiudica nessuna attività lavorativa e sociale. - In caso di protesi, come ci si comporta con la tricopigmentazione?
Forse in questo caso è sempre ottimale prendere almeno 2 giorni di ferie dal lavoro.
Così si può valutare il lavoro di tricopigmentazione una volta passato il fisiologico rossore iniziale e dunque si può decidere se rasare il resto dei capelli e togliere subito la protesi, oppure aspettare che il lavoro maturi. In questo è consigliato limitare i collanti sulle zone trattate perché il tatuaggio ha bisogno di ossigeno per completare la guarigione.
Ancora dubbi? Scrivimi direttamente, senza impegni, e ne parleremo insieme!
Consigliabile fare un rinforzo dopo 10/12 mesi, mentre per chi desidera mantenere un effetto più marcato il consiglio invece è di effettuare il rinforzo dopo 6/8 mesi.
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